L’Animatrice Vocazionale testimone e comunicatrice gioiosa della Vocazione paolina alle nuove generazioni

15 luglio 2006

Asante Sana! Grazie, Africa, grande speranza della Chiesa

Nella cultura africana la pianta di banane raffigura simbolicamente il valore della vita, della famiglia e della fraternità. È un simbolo molto forte e significativo per dire che si cresce insieme nella solidarietà, nella donazione e unità.
Attraverso la foto di una pianta di banane, ripresa nel nostro giardino di Nairobi, esprimiamo la bella esperienza condivisa durante il nostro incontro, caratterizzata da comunione, gioia e speranza nei giovani di Africa e Madagascar.
Anche noi sentiamo di dire ai giovani del grande continente, come già nel 1980 Giovanni Paolo II raccomandava: “…custodite le vostre radici africane. Salvaguardate i valori della vostra cultura. Voi li conoscete e ne siete fieri: il rispetto della vita, la solidarietà familiare e l’aiuto a genitori, la deferenza verso gli anziani, il senso dell’ospitalità, la saggia conservazione delle tradizioni, il gusto della festa e dei simboli, l’importanza del dialogo e della parola per risolvere i diverbi. Tutto ciò costituisce un vero tesoro da cui voi potete e dovete prendere del vecchio e del nuovo per la costruzione del vostro paese”. Su questo ricco sfondo di valori si incarna la vocazione paolina con le sue sfide e la sua bellezza per le nuove generazioni.


Il suono dei tamburi che ci ha accolte a Nairobi per iniziare l’incontro ci precede ora nelle nostre nazioni per continuare una animazione vocazionale paolina più intensa e con rinnovato slancio, a causa di Gesù...
Grazie per aver camminato insieme con noi.
Il prossimo appuntamento è con le animatrici vocazionali di Asia e Australia.
Vi attendiamo a Tokio, dal 25 settembre 2006.
Ecco il nuovo indirizzo per continuare ad accompagnarci:
http://www.vocazionepaolinainasiaeaustralia.blogspot.com

ASANTE SANA! GRAZIE!



14 luglio 2006

Sono perché siamo – To be with


Essere insieme in una continua crescita verso la comunione per testimoniare con gioia una vita spesa per il Vangelo è la sfida costante per le nostre comunità che vivono in Africa e Madagascar, dove il “to be with” è parte integrante della cultura.
In Africa lo stile di vita comunitario della vita religiosa corrisponde all’ideale di vita che è inconcepibile senza la presenza e la relazione con l’altro, come ci ha sottolineato sr Maria De Carli. L’uomo, la donna sono persone “in relazione con” e questo con include i viventi, gli antepassati che sono ancora viventi sebbene in un altro modo e i non ancora nati che sono giá viventi nei viventi. La persona non é mai sola nel mondo e la sua qualitá di vita dipende dalla qualitá delle relazioni interpersonali con suoi famigliari e con i suoi vicini. Queste qualitá sono espresse nell’ospitalitá, condivisione, diálogo, gentilezza, compassione e pace e molte altre. Pertanto la comunità può essere considerata come la madre che accoglie e nutre la vocazione; è il luogo, insieme alla missione in cui le giovani vivono l’esperienza della ricerca della volontà di Dio.
Per il risveglio vocazionale, sr Mary Gitau, keniana, delle suore di Loreto, ha indicato in modo molto concreto strategie e luoghi per una pastorale vocazionale in Africa dove la realtà giovanile è inserita in una società dove i valori culturali stanno diminuendo e i giovani vivono una realtà di instabilità e disorientamento. Nello stesso tempo manifestano un grande desiderio di identità e di donazione della propria vita.